La Nuova Sardegna
30-01-2011
Carnevale, è sempre polemica: la prima spina è il teatro tenda
Giampiero Cocco
TEMPIO.
Il carnevale tempiese 2001 incombe e si annunciano, sempre meno chiare, due linee di pensiero sulla gestione della importante kermesse. Dopo l’autoeliminazione dell’associazione carrascialai - il sodalizio tra costruttori di carri che per diversi anni ha organizzato l’evento -, la manifestazione dovrebbe essere gestita dal Comune con la partecipazione della Pro loco. Un evento che necessità di ingenti fondi, da qui il ricorso alle risorse regionali (non ancora concesse) e all’autofinanziamento con gli introiti delle serate danzanti. La primo a movere sullo scacchiere è stata la Pro Loco (una associazione senza scopi di lucro) che ieri ha inviato a tutti gli esercenti tempiesi e ai ristoratori una lettera con la quale si invitano quanti hanno interesse ad occupare uno spazio di vendita nel teatro tenda a partecipare ad una riunione, informale, nel corso della quale saranno discussi costi e fattibilità del progetto. Il teatro tenda, infatti, non esiste più da quando una nevicata fece crollare la tensostruttura installata nell’ex campo militare della Pischinaccia. Una iniziativa, quella del presidente della Pro Loco, che non ha trovato d’accordo l’assessore al turismo e alla cultura tempiese, il quale si è detto del tutto ignaro delle iniziative avviate, anche se sotto forma di semplice progetto. «Il carnevale è un evento della città, e tale rimarrà», dicono in Comune, che ha nominato un direttore artistico per la manifestazione. Il gran ballo è cominciato, ma non si sa ancora bene chi dirigerà le danze della “sei giorni”.