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Unione Sarda
LU CARRASCIALI.
La manifestazione, insieme a quelle di Nuoro e Bosa, otterrà i fondi
Tempio nell'olimpo dei carnevali sardi
Inserito dalla Regione nel programma "Isola che danza"
Venerdì 28 gennaio 2011
Il riconoscimento della Regione darà a Lu Carrasciali timpiesu la certezza dei fondi per una migliore programmazione.
Manca un mese e mezzo alla festa più attesa e più importante dell'anno per i tempiesi e per buona parte dei galluresi. Una festa che fa parte del dna di tutti i tempiesi: il carnevale. E intanto arriva una bella notizia: "lu carrasciali timpiesu" è nell'olimpo dei carnevali sardi.
E l'orgoglio di questo riconoscimento, si legge nelle accorate parole dell'assessore cittadino al turismo e alla cultura, Roberto Cossu: «Lu carrasciali timpesu, la nostra manifestazione di punta, è stato inserito nella prima fascia dei carnevali sardi assieme a Bosa e Nuoro». Questo si tradurrà in contributi economici che saranno elargiti dell'amministrazione regionale.
Le cifre destinate a Tempio e agli altri centri sardi sono ancora da quantificare. «Il tutto rientra nel più ampio progetto regionale 'Isola che danza' -
La sei giorni tempiese è l'unico evento, riconosciuto tra quelli tradizionali, che è caratterizzato dalla famosa sfilata dei carri allegorici "moderni".
Il riconoscimento è andato, dunque, al bene immateriale che la città, da sempre, possiede. Così, tutti gli eventi carnevaleschi tempiesi saranno pubblicizzati con una mirata campagna promozionale che continuerà a far battere il cuore della tradizione. Ingredienti fondamentali, come sempre, saranno la passione, la voglia di divertimento e la forte identità dei tempiesi.
L'ufficialità del riconoscimento è arrivata mercoledì a Cagliari. L'amministrazione, infatti, rappresentata dal sindaco Romeo Frediani e dall'assessore Roberto Cossu, è stata convocata dall'assessore regionale Luigi Crisponi (Turismo). All'incontro hanno partecipato, anche, i rappresentanti della Pro Loco cittadina, parte attiva dell'organizzazione. «In quell'occasione -
Un altro buon motivo per stappare qualche bottiglia in più, durante la "sei giorni più pazza dell'anno".
SEBASTIANO DEPPERU