...... di Greta Pieropan, 18 anni
Liceo classico "Bagatta", Pozzolengo (Bs)
Libri che trattano di musica ne esistono tanti, ognuno di noi ne ha letto almeno uno nella vita, ma ricercare in una canzone significati nascosti con lo
stesso impegno con cui fior di critici letterari ipotizzano riferimenti occultati tra i versi di una poesia è una novità per il panorama di questo genere. Proprio grazie a questo impegno, La Cura. Anche tu sei un essere speciale di Giuseppe Pulina non può essere confinato sullo scaffale dei libri di musica, ma potrebbe stare perfettamente tra saggi di filosofia, di cultura generale. E soprattutto, non è necessario essere accaniti fan di Battiato, autore, insieme al filosofo Sgalambro, del testo della canzone presa in esame; altrimenti chi scrive non avrebbe potuto far altro che consigliarlo agli appassionati.
Nelle scorrevoli e interessanti pagine del libro, invece, l'autore spiega come è nata la canzone, cosa promette il testo, ma soprattutto cosa potrebbero significare le parole scelte tanto sapientemente da suscitare più di un dubbio nell'interpretazione. Un esempio? La parola "ipocondrie", attraverso cui si delinea il ritratto della persona cui la canzone è rivolta, e soprattutto l'aggettivo "speciale", senza il quale, fa notare Pulina, il destinatario del pezzo sarebbe definito, in modo banale, "lodevole" o "ammirevole", e non è la stessa cosa. Inoltre, coglie spunti notevoli nell'espressione "inganni del Tempo", presentando un'inedita idea di tempo, andando a citare anche Nietzsche, filosofo caro a Sgalambro, e che ricorre per questo molte volte nel testo; e da lì nasce la promessa di guarigione, che riecheggia di mondi lontani. ..
Interessante è l'idea di amore che si ricava dal testo della canzone (sempre che di canzone d'amore si tratti, e poi di che tipo di amore?), per nulla banalizzato: in quella che viene considerata una delle più belle canzoni d'amore non si dice mai "ti amo", ma si fanno promesse attraverso
verbi al futuro, perché Battiato non vuole esprimersi con parole usate ormai da tutti con troppa leggerezza, "gli amori non si riciclano" afferma Pulina, e non possiamo che dargli ragione; e delinea poi un tipo di rapporto che non si riveli essere sproporzionato tra le parti e che non sia frutto di una semplice attrazione.
In mezzo a riflessioni così importanti ci si chiede, poi, perché il cantautore scelga il Tennessee, e scopriamo così l'interesse di Battiato per certe culture lontane, o per giochetti di parole, da alcuni definiti dei semplici nonsense, ma che trovano riferimenti anche nelle opere di Sgalambro.
Così, tra Kant, Iean-Luc Marion, Hegel, e riflessioni sui significati della parola "cura", e canzoni di Battiato, approdiamo alle proposte di interpretazione fatte su Internet, e avvia la ricerca di canzoni simili nella musica internazionale tra molti grandi nomi. Ma c'è spazio anche per una riflessione sulla situazione italiana degli anni '90.
Si può essere scettici di fronte all'analisi di una canzone, che tutti conoscono anche se pochi ascoltano veramente, ma è un ottimo libro, piacevole da leggere e adatto a chiunque ami la musica o ami scoprire i lati più nascosti di essa. E se questo libro vi piace come è piaciuto a chi ve lo sta consigliando, la stessa casa editrice propone nella collana Le canzoni della nostra vita anche Bocca di rosa, Vita Spericolata e La canzone del Sole.
Da non perdere.
Giuseppe Pulina, La cura.
Anche tu sei un essere speciale (Civitella in Val di Chiana, Zona, 2010, pp. 120, € 11, ISBN 9788864380865)
"La cura" è una delle più famose canzoni italiane. Caratterizza il repertorio di Franco Battiato e da molti viene considerata come la madre di tutte le canzoni d'amore. In un libro che combina analisi filosofica, critica musicale e storia del costume, Giuseppe Pulina sostiene che "La cura" non è definibile come una semplice canzone d'amore, perché, se anche lo fosse, canterebbe un amore non da canzonetta. Non a caso, il testo della canzone è stato scritto a quattro mani: non solo Battiato, dunque, ma anche Manlio Sgalambro, il filosofo di Lentini autore di tanti illuminanti saggi di filosofia dati alle stampe da Adelphi negli ultimi anni. Nel suo saggio, Pulina propone un percorso interpretativo che, chiamando in causa Heidegger, Galimberti, Nietzsche, Nancy, Marion, il Roland Barthes dei "Frammenti di un discorso amoroso", Bob Dylan, Depeche Mode, Leonard Cohen, si propone di raccontare ed esplorare non una sola canzone, ma un intero universo di suggestioni e influenze che gravita attorno a quella, fornendo anche uno spaccato dell'Italia degli ultimi vent'anni. L'autore dà nel suo libro ospitalità non solo ai grandi nomi della cultura contemporanea, ma anche alle tante voci raccolte nel web.