Pro Loco di Tempio Pausania

La Nuova Sardegna
17-02-2011
I Vampiri azzannano l'assessore Cossu
Angelo Mavuli

TEMPIO. Ancora polemiche sul carnevale tempiese. A sollevarle anche questa volta è Massimiliano Pirrigheddu, il capo del gruppo dei «Vampiri» che sta realizzando “Il Circo d’Italia”, un carro tutto basato sulla satira politica con parecchi riferimenti alla cronaca più recente. Il motivo del malcontento di Pirrigheddu (che qualche settimana fa si era lamentato di non essere stato aiutato dai cartapestai tempiesi incaricati dal Comune di realizzare Re Giorgio e Mannena), espresso in un documento, è il disinteresse dell’assessore Roberto Cossu, titolare delle deleghe al turismo, sport, spettacolo, cultura, politiche comunitarie e giovanili.
«Da dicembre - dice Pirrigheddu - Cossu non si è fatto più vedere. Un modo di comportarsi - dice il capogruppo -, incomprensibile, dovuto forse alla volontà di scaricare su altri le colpe, nella malaugurata ipotesi non andasse tutto per il meglio».
Pirrigheddu però nella sua missiva insiste e lamenta una serie di altri inconvenienti. I rapporti non idilliaci, a suo dire, fra Comune e Pro loco, «una situazione che finirà con il danneggiare solamente i carrascialai». La scarsa quantità di coriandoli acquistata, «80 sacchi a carro - dice Pirrigheddu -, contrariamente alle promesse dell’assessore che aveva parlato di 200 sacchi di coriandoli a carro».
E infine il ritardo nell’erogazione del contributo finanziario di 2.750 a carro: «A tutt’oggi, - scrive Pirrigheddu - sono stati erogati soltanto millecinquecento euro e il Carnevale è già alle porte».
Di tono diametralmente opposto il parere dell’assessore Roberto Cossu, che respinge le affermazioni di Massimiliano Pirrigheddu come illazioni prive di fondamento e si riserva di intervenire con un suo comunicato.
Le sfilate sono previste per giovedì 3 marzo, domenica 6 marzo e martedì 8 marzo, tutte a partire dalle ore 15. Dodici i carri previsti, più quelli dei Re Giorgio e della sua sposa Mannena, tutti realizzati per la prima volta da artisti locali senza il supporto dei maestri viareggini.