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Riformatori al palo
Pubblicato da ( a. c. ) in Politica • 16/02/2010 22.48.52
UNIONE SARDA

POLITICA.
Guerre nei partiti

Riformatori al palo: veto Pdl su Sannitu.
Pd, salta l'ufficio a tre
Martedì 16 febbraio 2010

L a pace non l'hanno mai conosciuta. O quasi. Ma sembra un febbraio di grandi veleni quello che stanno vivendo Pdl e Pd, ben lontani dall'aver definito le strategie elettorali. Più che rose di papabili, per ora circolano solo nomi da bocciare.
IL CENTRODESTRA In casa berlusconiana è entrato nel tritacarne Bastiano Sannitu, ex sindaco di Berchidda, ora titolare del Turismo nella giunta Cappellacci. Contro l'esponente dei Riformatori si sta organizzando il Pdl di Olbia. Per almeno due ragioni. La prima: alle Regionali di un anno fa, Sannitu era candidato per una poltrona da consigliere, ma in città raccolse un pugno di voti (intorno ai duecento). Troppo pochi, a sentire i sussurri nei corridoi pidiellini . Tirando le somme: per gli olbiesi del centrodestra l'ex assessore sarebbe un nome troppo debole, visto che nel capoluogo si raccoglie una grossa fetta dell'elettorato. Ma i tentativi di affossamento - posto che Sannitu abbia voglia di candidarsi alla presidenza della Provincia - valgono anche vecchi rancori. Risalirebbe al quinquennio 2000-2005, quando la Gallura votava ancora insieme a Sassari, ma pare che Sannitu, allora titolare dell'Ambientale, remasse contro il Comune di Olbia. Insomma, a Cagliari, ora che i tavoli del confronto si stanno aprendo, i malumori galluresi non potranno cadere nel vuoto.
IL PD I democratici di Olbia-Tempio sono ai ferri cortissimi da tempo. E già si sapeva. Ma l'opzione della doppia vicepresidenza sembra tramontare. Il motivo? La minoranza, ovvero la lista numero tre, “Autonomia e rinnovamento”, quella che sosteneva il segretario uscente di Oschiri, Antonello Perinu (come singola mozione ha incassato più preferenze), ha rispedito al mittente l'invito a occupare l'incarico. A questo punto sembra non aver più senso un ufficio di presidenza a tre, che sarebbe formato solo dagli uomini delle due mozioni amiche, quelle che hanno eletto Carlo Careddu segretario. Ovvero: “Democratici per il progresso”, guidati dal senatore Gian Piero Scanu” e “Progetto Gaddhura”, che ha siglato il ticket ottenendo la vicesegreteria per il tempiese Tomaso Visicale (manca solo l'insediamento). Per la minoranza ha qualcosa da dire il consigliere regionale, Pier Luigi Caria: «L'unità del partito non ci costruisce distribuendo incarichi, ma convergendo sulle scelte. Noi vogliamo un partito aperto, dove le decisioni vengono prese democraticamente, non da pochi». Per Visicale la chiusura dell'opposizione interna non è così netta: «Credo che la mozione tre lavori per l'unità del Pd in maniera propositiva, la nostra disponibilità resta massima», dice il vicesegretario in pectore . Perinu è serafico: «Più che pensare all'ufficio di presidenza, bisogna lavorare per le provinciali. Manca davvero pochissimo tempo, noi siamo fiduciosi che si apra quanto prima un tavolo di confronto nel centrosinistra». ( a. c. )

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