La Repubblica
L'esercito Usa mostra le immagini del rais magro con la barba E dalla sala si levano le urla degli iracheni: "A morte! A morte!"
Blitz in una cantina a Tikrit catturato Saddam Hussein
L'azione portata a termine da militari Usa e peshmerga curdi Il generale Sanchez: "E' stanco e rassegnato e collabora"
14-12-2003
BAGDAD - Un grande applauso dei giornalisti americani saluta le prime parole di Paul Bremer, capo dell'Autorità civile provvisoria americana in Iraq: "Signore e signori, ce l'abbiamo". E' l'annuncio ufficiale: Saddam Hussein è nelle mani degli americani. E' stato preso a Tikrit, la sua città natale, in una cantina. Poi Bremer lascia la parola al generale Ricardo Sanchez, comandante delle forze di occupazione che descrive l'operazione che ha portato al risultato inseguito per nove lunghi mesi. E, improvvisamente, scorrono le immagini della cattura. Eccolo Saddam, smagrito, con una barba foltissima e i capelli lunghi, mentre un militare gli prende dalla bocca la saliva su cui sarà eseguito l'esame del Dna per togliere ogni dubbio sulla sua identità. E dalla sala si levano le voci degli iracheni presenti. "Morte a Saddam! Morte a Saddam", gridano davanti al palco e di fronte a Sanchez che lascia fare e resta in silenzio. Poi il generale continua: "Saddam sta bene, è stato rasato e ora parla e collabora. E' stato catturato senza sparare un colpo e senza fare feriti". E' apparso "stanco e rassegnato". E' il giorno della svolta, dell'operazione più importante dall'inizio della campagna irachena. Seicento uomini della quarta divisione di fanteria comandanta dal generale Odierno, dice Sanchez, hanno preso parte all'operazione "Alba Rossa", con la missione ci "catturare o uccidere" Saddam Hussein. Tra loro, anche i peshmerga curdi, i primi a dare la notizia della cattura. Saddam non ha opposto resistenza, è stato preso mentre si nascondeva in un cantina. Con sé aveva 750 mila dollari americani.La giornata è incominciata con l'annuncio della cattura dato dall'agenzia Irna che riporta le parole del leader curdo Jalal Talabani. Poi incomincia la corsa. Prima arriva la conferma del portavoce del Consiglio di governo iracheno: "Siamo sicuri al cento per cento che Saddam è nelle mani delle forze americane", ha detto Entifadh Qanbar. Più tardi è Ahmad Chalabi, membro del Consiglio di governo transitorio iracheno, a dire che Saddam Hussein è stato "tirato fuori da una cantina" dalle truppe americane. Ma il primo ad annunciare ufficialmente e "con grande soddisfazione" la fine della latitanza dell'ex rais è il premier britannico Tony Blair che ruba la scena agli americani: "Saddam è stato catturato". E' la svolta, la prudenza è durata meno di un'ora dal primo lancio dell'agenzia di stampa iraniana Irna. Il Pentagono si dimostra il più accorto e per ultimo annuncia: "Saddam Hussein è stato catturato vivo". Secondo la Cnn, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush è stato informato, già ieri sera, dal segretario alla difesa Donald Rumsfeld della cattura. Intanto arrivano altri particolari. Le operazioni di identificazione attraverso il confronto sia con dirigenti del regime già nelle mani degli americani siacon tre componenti del Consiglio di governo in Iraq invitati a Tikrit dal comando delle forze della coalizione. L'esame del Dna che, secondo il capo del Consiglio di governo iracheno, Abdul Aziz al Hakim, che è a Madrid, avrebbe già tolto ogni dubbio sull'identità dell'ex dittatore. Centinaia di persone scendono in strada a Bagdad, Kirkuk e in altre città. Gioia e spari in aria per festeggiare. Ma Sanchez mostra prudenza. Non è stato ancora stabilito, dice, se dal suo rifugio Saddam dirigesse la guerriglia. Inoltre, aggiunge, la coalizione non si aspetta una fine completa e immediata dagli attacchi. Ma intanto, oggi, "ce l'abbiamo". |