Menu principale:
Da "La Nuova Sardegna" del 12 aprile 2013
Mezzo secolo al servizio delle tradizioni
Il Gruppo folk Città di Tempio è uno dei più longevi di tutta la Sardegna e tramanda la cultura popolare dell’Alta Gallura
di Sebastiano Depperu
TEMPIO. L’Accademia Tradizioni Popolari “Città di Tempio” è considerato tra i gruppi folk più longevi della Sardegna. Continua ad essere presente nelle feste paesane e nelle sagre più importanti dell'Isola e a lavorare per trasmettere e far conoscere, il più fedelmente possibile le tradizioni popolari della Gallura e di Tempio, in Italia e nel mondo. Tra qualche anno, il gruppo compirà il mezzo secolo di vita. Il gruppo folkloristico “Città di Tempio” è stato, infatti, fondato nel 1966 da un gruppo di appassionati tra cui Isa Bionda che ne sarà la presidente sino al 1994; agli inizi formato da sole ragazze, in seguito si completò con la figura maschile.
«Il gruppo si diede uno statuto e si propose come scopo quello di raccogliere, ordinare e tramandare la cultura popolare di Tempio e della Gallura – , dice il presidente Gabriele Addis –, divulgarne canti, musiche e danze attraverso rappresentazioni pubbliche in Sardegna, in Italia ed all’Estero».
Da subito, nasce una "scuola di folklore". Il Gruppo è affiliato dal 1975 alla Fitp (Federazione Italiana Tradizioni Popolari). La prima visita all'estero nel 1978 con la partecipazione al "Festival Internazionale del Folklore di Zielona Gora in Polonia", dopo 12 anni in giro per le manifestazioni più importanti dell'Isola (“Sagra di Sant'Efisio a Cagliari, Sagra del Redentore a Nuoro la Cavalcata Sarda di Sassari). «Nel 1986 -
Nel 1987, è stato tra i soci fondatori della sezione italiana del Cioff (Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels), organismo che supporta e garantisce l’alta qualità dei Festival Folkloristici in Italia e nel mondo. Dal 1995, il gruppo pubblica il giornalino “Lu Baddhittu”. Dal febbraio del 2001, ottiene l’autorizzazione dal Tribunale di Tempio, viene distribuito gratuitamente nelle edicole, con il nome di “Lu Baddhittu Timpiesu” che viene inviato ai circoli sardi ed ai tempiesi che risiedono fuori. La tiratura è di 1500 copie. Il gruppo si presenta con i caratteristici costumi che sono stati ricostruiti attraverso informazioni pervenute da diverse fonti.