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Da La Nuova Sardegna del 31 agosto 2013
Musica, poesia e fantasia per salvare l’identità gallurese
TEMPIO. Ha riscontrato il favore del pubblico, che, numeroso, ha gremito il sagrato della Cattedrale, la terza edizione di “Undi compri lu ‘entu”, dove poesia, canto e immagini sono stati riproposti...
TEMPIO. Ha riscontrato il favore del pubblico, che, numeroso, ha gremito il sagrato della Cattedrale, la terza edizione di “Undi compri lu ‘entu”, dove poesia, canto e immagini sono stati riproposti con successo nella quinta naturale dell'arco di San Pietro. Una mescolanza di memoria, identità, lingua, modernità e attualità, sapientemente dosati dagli autori Gianfranco Garrucciu e Marco Ladu.
Molti gli spunti di innovazione rispetto agli anni precedenti, a cominciare dal senso dato alla serata, incentrato su tematiche sociali e di attualità, ma anche dall'inserimento di un artista come Giovanni Fiori, con la profondità dei suoi testi poetici molto bene interpretati dall'attrice Carmela Arghittu; il coro Matteu Peru di Aggius e, infine, l’impeccabile interpretazione della piccola Marta Ladu, della poesia di Garrucciu "L'ultima gjanna". A queste novità si sono aggiunte le certezze, ormai consolidate, dei lettori Lina Sias, Bruno Vargiu e Domenica azzena, anche voce fuori campo; il Coro Gabriel e la voce di Mario Garrucciu, accompagnato alla chitarra da Luciano Muzzu, coadiuvati dal percussionista Antonio Leone. (v. ca.)