Uggias, Caria e la doppia candidatura olbiese della Margherita «Sarà una sfida corretta, vincerà chi avrà un voto in più»
«Tutti big, vogliamo il quoziente»
OLBIA. Due big, Giommaria Uggias e Pier Luigi Caria, due candidati veri a Olbia. Ha avuto ragione Gianni Ricciu che alcuni mesi fa, appena concluso il congresso costitutivo della Margherita gallurese, aveva lanciato pubblicamente l’idea che il partito dovesse schierare una lista forte con due candidature a Olbia. Così è stato. Come la Nuova ha anticipato due giorni fa la Margherita è stato il primo partito a scegliere tutti e cinque i candidati alle regionali: Caria e Uggias a Olbia, appunto, e con loro Antonello Addis a Tempio, Renato Inzaina a San Teodoro e Carlo Randaccio alla Maddalena.
Alla doppia candidatura olbiese segue una domanda, inevitabile visti i dualismi del passato: la competizione può spaccare un’altra volta il partito l’autunno scorso ha superato i problemi del passato con un congresso unitario? Rispondono i due diretti interessati: nessuna spaccatura, dicono. «Olbia è una città importante - spiega Pier Luigi Caria, consigliere comunale -, è giusto avere due candidati. Il partito ci ha chiesto la disponibilità sapendo che sia io che Giommaria siamo conosciuti in città e nel territorio. Entrambi abbiamno la possibilità di vincere». E Giommaria Uggias? Stessa risposta: «Abbiamo accettato la sfida per il partito - afferma il consigliere provinciale - si tratta intanto di puntare a ottenere il quoziente, ovvero ad avere un rappresentante nell’assemblea regionale. Poi, all’interno della lista chi avrà un voto in più dell’altro rappresenterà tutti. C’è concorrenza, com’è giusto, ma sarà corretta e virtuosa: con Pier Luigi ci conosciamo bene. Del resto, sono forti anche le altre candidature di Antonello Addis, Renato Inzaina e Carlo Randaccio». Tutto tranquillo? Tutto tranquillo, assicurano. Anche nella mancata candidatura di Gian Piero Scanu. Il nome del coordinatore provinciale del partito era nella rosa dei possibili candidati ma è rimasto fuori dalla lista. Qual è la valutazione di Caria e Uggias? «È stata una scelta di tutto il partito - afferma Uggias -, non essendo candidato, il segretario appoggerà in maniera forte tutti i candidati. La scelta super partes sarà anche un riconoscimento per altre occasioni». La scelta di non candidare Scanu, dunque, è uno stimolo a “correre” per tutti gli altri candidati. Lo chiarisce bene Pier Luigi Caria: «Il partito ha deciso di schierare cinque persone con le stesse possibilità di riuscita. Scanu, che è sicuramente l’uomo più forte del partito in Gallura, sarà il sesto. Non entrando in lista ha dimostrato generosità e intelligenza politica. La scelta super partes aiuterà tutti i candidati a ottenere il massimo e il partito a raggiungere il quoziente». (a.se.)