Liriche
Rasoterra
Le perle più profonde Bucano i timpani A raccoglierle. Una manciata di conchiglie Ci accompagna Ci contiene Per la vita. Non si disperda mai Il calore Divino come il gelo Che ci avvolge Che ci tenta.
Giovanni Nuscis , da Il tempo invisibile
Approdi
a Sergio Atzeni Vita travolge vita E all'improvviso è terra O acqua Che colma quel piccolo vaso Che c'è dato E col vuoto scompare l'almanacco Il derivare di risposte:
Senza attese né rimpianti Il buio di domande.
In un pertugio della costa Siamo l'onda che riversa Siamo la colonia Smisurata Siamo la risacca che rimugina Sé stessa Dall'acqua non s'attarda a salutare La mano.
Eccoci spiaggia E approdo Sabbia compatta Inconsapevole coro che si canta In un paesaggio che muta Tra nuove vite e scorie di altre vite.
Pensiero di pensiero di pensiero: Disancorato come un sogno Dentro un eterno sogno In un percorso di materia Infinito Di cui Vanamente Inseguiamo Il principio. Giovanni Nuscis , da Il tempo invisibile
Bianco Disagio
Piaga della notte questo mio letto Io dormo nella piaga della notte Finestre che s'aprono e chiudono Con le mie palpebre E il gatto cieco guardiano della mia libreria D'oppio sono i miei sogni Muoiono d'oblio col nascere del giorno Gli spigoli si smussano e diventano soffici Il fumo sosta creando nuvole d'affanno Ed io inspiro ma mai bramo la luce del sole
Anna Surico
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