Gemellae N. 38

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Rasoterra

Le perle più profonde
Bucano i timpani
A raccoglierle.
Una manciata di conchiglie
Ci accompagna
Ci contiene
Per la vita.
Non si disperda mai
Il calore
Divino come il gelo
Che ci avvolge
Che ci tenta.

Giovanni Nuscis , da Il tempo invisibile


Approdi

a Sergio Atzeni
Vita travolge vita
E all'improvviso è terra
O acqua
Che colma quel piccolo vaso
Che c'è dato
E col vuoto scompare l'almanacco
Il derivare di risposte:

Senza attese né rimpianti
Il buio di domande.

In un pertugio della costa
Siamo l'onda che riversa
Siamo la colonia
Smisurata
Siamo la risacca che rimugina
Sé stessa
Dall'acqua non s'attarda a salutare
La mano.

Eccoci spiaggia
E approdo
Sabbia compatta
Inconsapevole coro che si canta
In un paesaggio che muta
Tra nuove vite e scorie di altre vite.


Pensiero di pensiero di pensiero:
Disancorato come un sogno
Dentro un eterno sogno
In un percorso di materia
Infinito
Di cui
Vanamente
Inseguiamo
Il principio.

Giovanni Nuscis , da Il tempo invisibile


Bianco Disagio

Piaga della notte questo mio letto
Io dormo nella piaga della notte
Finestre che s'aprono e chiudono
Con le mie palpebre
E il gatto cieco guardiano della mia libreria
D'oppio sono i miei sogni
Muoiono d'oblio col nascere del giorno
Gli spigoli si smussano e diventano soffici
Il fumo sosta creando nuvole d'affanno
Ed io inspiro ma mai bramo la luce del sole

Anna Surico
 Associazione Culturale Gemellae

seposadi@tiscali.it