Giuseppe Pulina (Sassari, 1963) insegna filosofia in un liceo della Gallura e Antropologia filosofica e Filosofia delle relazioni internazionali presso l'Istituto Euromediterraneo - ISSR di Tempio Pausania, di cui dirige la rivista "Mneme Ammentos". Ha all'attivo studi e pubblicazioni su Carlo Michelstaedter, al quale ha dedicato la monografia L'imperfetto pessimista. Saggio sul pensiero di Michelstaedter (Lalli, 1996), Capitini, Maritain, Pessoa, oltre che diversi saggi sul rapporto tra etologia e filosofia, tra i quali: Minima Animalia - Piccolo bestiario filosofico (Mediando, 2005), Animali e filosofi (Giunti, 2008) e, in collaborazione con Francesca Rigotti, Asini e filosofi (Interlinea, 2010). La ricerca degli ultimi anni è caratterizzata dall'interesse per il personalismo e la filosofia cristiana. In questa direzione va la pubblicazione de L'angelo di Husserl. Introduzione a Edith Stein (Zona, 2008). Musica, filosofia e tematiche personalistiche confluiscono nell'ultimo scritto intitolato La cura. Anche tu sei un essere speciale (Zona, 2010), in cui l'autore indaga il background filosofico e la fitta trama di suggestioni filosofiche di una delle più note canzoni del panorama musicale italiano. Membro del comitato culturale della Fondazione Sotto i Venti, ideatore e conduttore di attività formative legate al giornalismo scolastico, Giuseppe Pulina ha collaborato anche con l'artista Marco Lodola, che ha illustrato le pagine di Minima Animalia, e l'attrice Caterina Murino, che ne ha letto e interpretato alcuni testi.
La collaborazione attivata con l'Università di Sassari lo ha portato a scrivere un manuale di epistemologia per ricercatori in formazione (Pillole di filosofia della scienza per ricercatori in formazione, Edizioni Plus, Pisa, 2012). S'intitola, invece, Rigor cordis il libro di cui è programmata la pubblicazione entro la fine del 2012. "Rigor cordis", vale a dire "forza", "rigore", del cuore (che più filosofi hanno sempre considerato una facoltà "sensitiva" del pensiero), per un saggio che racconterà in termini filosofici (quelli di una filosofia pop, volutamente minimalista) le piccole esperienze della quotidianità. Esperienze mai banali di cui non solo poeti e filosofi, ma qualsiasi essere vivente deve avere e prendere coscienza.