APPUNTAMENTI
Cortes apertas l'accoglienza della montagna
Una nuova edizione di "Autunno in Barbagia" porterà aria di festa nel cuore dell'isola dai primi di settembre sino agli albori del nuovo anno. Corte apertas potrebbe rappresentare, simbolicamente, l'apertura delle braccia delle genti dell'antica "barbarie" (cosi venne ribattezzata la sub-regione dai missionari dei primi secoli dopo Cristo perché abitata da non cristiani) all'ospite che giunge da lontano per farsi guidare nella storia di una terra ricca di valori, di cultura, di una gastronomia che affonda le proprie radici in quotidiani riti di matrice agro-pastorale, accompagnati da innumerevoli quanto indispensabili attività artigiane che hanno concretizzato un contesto microeconomico assolutamente autonomo ed esemplare. La montagna sfida il mare quindi, o meglio propone un turismo complementare che allieterà il visitatore desideroso di conoscere grazie agli antichi esempi di architettura rurale e urbana, varia ed articolata considerati i feudatari awicendatisi dal basso medioevo in poi, dagli Arborea agli Aragonesi, alle realizzazioni museali, alla riproposizione delle antiche e quotidiane attività delle massaie o dei pastori, dediti a fare il pane piuttosto che il formaggio, il vino o le ricercarissime salsicce, senza trascurare i lavoratori dei graniti provenienti dalle cave locali, i maestri dell'intaglio e del ferro battuto, ancora oggi lavorato tradizionalmente con forgia e martello. E non per ultime le arri della tessitura e del ricamo, che trovano nelle abili mani delle donne barbaricine esempi irripetibili di maestrìa.
Insomma, chi si lascerà attirare dal richiamo di Barbagia, da Bitti a Teri, da Oliena a Orani passando per tutti i comuni aderenti all'iniziativa, potrà godere di rari momenti di riscoperta di un passato agro-pastorale ormai al tramonto, scoprire l'antropologia e i costumi, le tradizioni, saggiare i frutti delle produzioni artigianali e vivere autentici spaccati di vita dei tempi andati, inclusi i momenti di divertimento e ricreazione con le maschere di antico valore apotropaico dei mamuthones, thurpos, majmones e bundos, le attività ludiche infantili finanche alle musiche e alle danze tradizionali che, in un tripudio di fragranze e sapori, degustazioni e visite ai musei estemporanei, popoleranno le strade e scriveranno incantevoli pagine di un turismo alternativo che tanto farà parlare di sé nel futuro prossimo. G.B.F. |